mercoledì 16 settembre 2009

09. I giapponesi

Dopo la Grande Guerra, il Giappone si riprende rapidamente, grazie all’estrema efficienza di un apparato industriale e finanziario, che è fortemente concentrato nelle mani di pochi gruppi monopolistici e riprende la politica imperialistica in Oriente. I giapponesi sono così pieni di sé da ritenersi una razza superiore. Nello stesso tempo, Hitler, loro alleato, sostiene la superiorità della razza ariana. In virtù di questi sentimenti, giapponesi e tedeschi si avviano alla spartizione del mondo. Da parte nipponica, questa tendenza, che è racchiusa nella formula propagandistica “l’Asia agli asiatici”, assume toni decisi dopo l’elezione del nuovo imperatore Hirohito (1926) e, ancor di più, a partire dal 1930, quando il paese si affida ad un regime dittatoriale di tipo fascista e, potendo contare su un esercito eccellente e una marina da guerra di primordine, avvia una politica d’espansione in Cina, che comporta la rottura dei rapporti con gli Stati Uniti e l’avvicinamento a Italia e Germania (Patto tripartito, 27.9.1940). Con questo patto le tre Potenze stabiliscono le rispettive aree di influenza: “il Giappone riconosceva la supremazia tedesca e italiana per la fondazione di un ordine nuovo in Europa e i suoi alleati gli riconoscevano la stessa missione in Asia” (CROUZET 1959: 301). L’espansionismo nipponico, come quello tedesco, si ispira alla fede nella superiorità della razza.
Il 7.12.1941 il Giappone, avendo deciso di eliminare ogni concorrenza nel Pacifico, attacca la base navale americana di Pearl Harbor e, con un’avanzata vittoriosa, occupa le Filippine, Hong-Kong, la Malesia, Singapore, l’Indonesia, la Birmania e minaccia l’Australia. L’11.12.1941 anche Germania e Italia dichiarano guerra agli Stati Uniti. Dopo aver arrestato l’avanzata giapponese con la vittoria delle Midway (giugno 1942), gli americani iniziano la controffensiva (settembre 1943), che però deve fare i conti con la fortissima resistenza opposta dai giapponesi. Alla fine, il Giappone deve piegarsi davanti al terrificante spettacolo delle due bombe atomiche, che il presidente americano Harry Truman ha ordinato di lanciare sulle città di Hiroshima (6.8.1945) e Nagasaki (9.8.1945).

Nessun commento:

Posta un commento